Incarnazione stessa del teen pop di fine millennio, Britney Spears ha saputo cambiare pelle e imporsi come fenomeno globale, lasciando un’impronta indelebile sulle evoluzioni del mainstream e arrivando a vendere più di 100 milioni di copie nel mondo. - Dopo una precoce gavetta tra musical e spot pubblicitari, inizia a farsi conoscere dal grande pubblico nella prima metà degli anni ’90 con la partecipazione al programma televisivo per l’infanzia The All-New Mickey Mouse Club. - Pubblicato nel 1998 e seguito a breve distanza dall’omonimo album, il singolo d’esordio ‘…Baby One More Time’ scala le classifiche internazionali, abbinando un sound disinvolto e ballabile all’immaginario visivo liceale di un videoclip destinato a entrare nella leggenda. - Trainato dal boom della title track, Oops!… I Did It Again (2000) cementa la fama di quella che è ormai una superstar planetaria. - Grazie alle atmosfere provocatorie e seducenti di pezzi come ‘I’m a Slave 4 U’ e ‘Toxic’, i successivi Britney (2001) e In the Zone (2003) sono la proiezione discografica di un’artista matura e determinata a esplorare nuove sonorità, tra folate deep house, R&B e contaminazioni sintetiche. - Nel 2007, Blackout non rinuncia all’immediatezza pur tingendosi di tonalità scure, riflesso di una fase complicata sul piano personale che sembra trovare sollievo solo tra le ibridazioni di Glory (2016), dove la malleabile voce della cantante torna al centro della scena.