Seminale e imprescindibile, il contributo dei Litfiba alla creazione e all’evoluzione della scena rock italiana ha segnato un autentico spartiacque, i cui effetti si percepiscono tutt’oggi. - Nata a Firenze nel 1980, la formazione fondata da Federico “Ghigo” Renzulli e successivamente capitanata, soprattutto a livello di immagine, dall’istrionico Piero Pelù avvia la propria parabola discografica con un paio di EP, seguiti nel 1985 dall’album di debutto Desaparecido. - Le atmosfere post-punk degli esordi lasciano presto spazio a sonorità graffianti e a una straripante vena poetica: tra 1986 e 1988, 17 Re e Litfiba 3 completano la cosiddetta “Trilogia delle vittime del potere”. - Cambi di organico e un’intensa attività live non indeboliscono la produzione in studio. Il primo disco d’oro arriva con Pirata (1989), mentre El Diablo (1990) apre la “Tetralogia degli Elementi”, un ciclo di lavori che mescola influssi hard e latin e si chiude sulle note di Mondi Sommersi (1997), trainato da singoli quali ‘Regina di cuori’ e ‘Goccia a goccia’. - Dopo la consacrazione pop di Infinito nel 1999, il frontman abbandona la band, che continua la sua avventura con cantanti diversi fino al 2005. - Nel 2009, il ritorno di Piero Pelù alla voce ha come riflesso la “Trilogia degli Stati”, che conferma la duratura e apparentemente inesauribile onda d’urto del terremoto scatenato dal gruppo in un’epoca ormai lontana.