weird!

weird!

“Il mio primo disco era una specie di telefonata per chiedere: ‘C’è qualcuno là fuori che è come me?’”, dice YUNGBLUD ad Apple Music. “E ho realizzato che ce n’erano milioni, di persone come me. Ho trovato la mia comunità. E weird! parla di loro”. Se quel debutto, 21st Century Liability del 2018, era trainato dalla rabbia che l’artista di Doncaster provava nel sentirsi un incompreso, weird! è un’ode all’ottimismo. Un album estremamente eterogeneo, con influenze che vanno dai Beastie Boys a Amy Winehouse e gli Arctic Monkeys. Ed è anche un’esplorazione profondamente personale del ritorno in sé dopo un periodo difficile. “È stato scritto dopo i 18 mesi più assurdi della mia intera esistenza”, dice ancora YUNGBLUD, al secolo Dominic Harrison. “Ho quasi perso mia madre in un incidente d’auto; [YUNGBLUD] è diventato davvero enorme e in un lasso di tempo brevissimo; mi sono innamorato e la cosa è finita ovunque su internet; e quando non è andata bene, è finito di nuovo tutto in rete”. Tornare a casa alla fine del 2019 ed esibirsi in uno show da tutto esaurito alla Brixton Academy di Londra ha riacceso le luci dopo un periodo di depressione. “Dopo il concerto, all’incirca alle quattro del mattino, sono andato a Primrose Hill”, ricorda. “Nel freddo gelido, il testo di ‘weird!’ è letteralmente scivolato fuori. Ed è stato il momento in cui ho saputo di cosa avrebbe parlato l’album. Sarebbe stato un disco sul superamento del periodo più assurdo e difficile della tua vita. Con la consapevolezza che alla fine andrà tutto bene”. Continua a leggere le parole con cui YUNGBLUD racconta l’esaltante weird!, una canzone alla volta. teresa “Ero in studio e mi sono ricordato che una ragazza mi aveva raccontato della morte del suo fidanzato. Venivano ai concerti insieme. Volevo scrivere una canzone su questa ragazza e sul suo ragazzo che la proteggeva dall’aldilà. Ma c’era anche una similitudine col rapporto tra me e i miei fan: non importa cosa ci succederà, ci prenderemo sempre cura l’uno dell’altro. Volevo che questo pezzo cominciasse piano e che poi crescesse e ‘Bang, l’album è partito’. Ha quattro cambi di tempo; nella parte centrale ricorda i Beatles, mentre alla fine un po’ più i Queen. Ho prodotto l’album con Chris Greatti, che è spudoratamente arrogante. E io gli dicevo: ‘Voglio eguagliare la tua arroganza’. La fine è una specie di sfida tra noi che cerchiamo di superarci a vicenda.” cotton candy “La vedo come un rimedio per il pugno allo stomaco del finale di ‘teresa’. L’ho scritta con Justin Tranter, Julia Michaels e Omer Fedi, mentre Chris e Zakk Cervini ne hanno curato la produzione. Mi ero fissato con l’idea di voler scrivere una canzone sul sesso, allora mi sono letteralmente spogliato (col consenso di tutti, ovviamente) e ho fatto l’intera sessione in mutande. Credo sia in assoluto il pezzo più bubblegum di YUNGBLUD ma è molto spinto. È stato scritto e prodotto in tre ore. Togliti i vestiti, canta di sesso ed è fatta!” strawberry lipstick “L’apertura del brano dice ‘This is a song about a person I love’. Quando l’ho scritto mi odiavo da morire. Litigavo con la gente a proposito del mio sound. E mi dicevo: ‘Volete normalizzarmi, cazzo? Benissimo. Mi tingerò i capelli di rosso, scriverò un fottutissimo pezzo punk e indosserò una bandiera inglese sulla copertina del singolo’. Sono fatto così. Mentre la componevo, guardavo a ripetizione Fresh Meat e Supersonic, il documentario sugli Oasis, perché ero bloccato a L.A. e desideravo ardentemente l’Inghilterra. Il pezzo è stato composto, registrato e finito in una sola notte.” mars “Questo è stato il pezzo più complicato di tutto il disco: mi ci è voluto un anno per farlo funzionare. Parla di una giovane trans che ho incontrato in Maryland. I suoi genitori non riuscivano a capacitarsi dell’idea che lei fosse una trans. Pensavano fosse solo una specie di fase. Tutto ciò che voleva fare era portarli a un concerto di YUNGBLUD, perché forse così avrebbero visto altra gente come lei. Quindi ha messo da parte i soldi ed è venuta con i suoi genitori. Lì, loro hanno percepito la passione, l’energia, il casino e l’assoluta riluttanza [dei miei fan] a essere diversi da ciò che sono, e l’hanno accettata come la loro bambina. Non riesco a rintracciarla e non so se lo voglio davvero. Il mio sogno è di andare in Maryland prima o poi e di suonare in uno stadio. Entrambi sapremo che la canzone parla di lei. Ma nessun altro se ne renderà conto. E questa è la cosa più magica del mondo.” superdeadfriends “Volevo che fosse una cosa a metà strada tra i Beastie Boys e gli Happy Mondays. Ma poi ci abbiamo messo le batterie della 808 e la mia voce per renderla attuale. La canzone parla della droga e di perdere degli amici a causa di essa. Non voglio fare l’ingenuo e dire alla gente di non drogarsi. Il pezzo invita a farlo in sicurezza, piuttosto, perché lo sballo non vale quanto la perdita della vita o di un amico. È un pezzo sulla voglia di scappare. Siate liberi, divertitevi, lasciatevi andare: ma fatelo con cautela.” love song “La prima canzone d’amore di YUNGBLUD. Non lo dico tanto spesso, ma sono venuto su in un ambiente domestico molto violento. Da bambino sono sempre stato ricoperto d’amore ma la mia idea di amore veniva distorta. Mi dicevo: ‘Se questo è amore, fanculo questa merda. Me ne starò alla grande da solo, grazie mille’. Poi ho incontrato una persona, mi sono innamorato e ho capito che non mi ero mai sbagliato tanto in vita mia. Ho imparato moltissimo. Lei era incredibile. Noi eravamo incredibili insieme. Ma non volevo solo scrivere una canzone che parlasse di innamorarsi o di avere il cuore a pezzi, perché nessuno può prepararti a un dolore del genere. Parla di innamorarsi e disinnamorarsi a braccia aperte.” god save me, but don’t drown me out “L’ho scritta nel giugno del 2020, alle 4 del mattino. Eravamo in studio a fare gli ultimi ritocchi, il giorno prima di presentare l’album alla mia etichetta. Riuscivo a sentire nove mesi di emozioni represse risalirmi la schiena. Ho guardato tutti e ho detto: ‘Mettete su il bollitore’. Sono entrato nella cabina per registrare e ho cominciato a piangere a dirotto. Sono cresciuto di due anni in 20 minuti. Credo si senta che sto piangendo nel pezzo. Avevo decisamente bisogno d’aiuto. Non da parte di qualcun altro. Questa canzone parla del superare qualsiasi cosa. Se lo vuoi, il mondo è tuo.” ice cream man “Questo è un pezzo che ho scritto per divertirmi un po’ e che ho suonato in giro per due anni. Mi ricorda che sono inglese, e che nessuno se lo scordi. C’è un verso in cui parlo dell’odio verso me stesso e di sposare mia cugina. Parla delle piccole città e in particolare di Donny [Doncaster]. È come se stessi dicendo ‘Anche se la cosa ti uccide, cazzo, io sarò me stesso travestendomi e portando il rossetto’. Ovviamente, non sto letteralmente parlando di sposare mia cugina. Ma potremmo tranquillamente essere tutti cugini, perché negli ultimi 100 anni siamo rimasti nello stesso maledetto paese.” weird! “Quasi tutto quello che ho detto fin qui, in una sola canzone. Parla di cercare di catturare il fumo e sentire come se il pavimento si muovesse sotto i tuoi piedi. E c’è uno dei versi più emozionali del disco: ‘I want luck. I want love. Sharing earphones on the bus, and wake up next to you in Glasgow’ [‘Voglio la fortuna. Voglio l’amore. Condividere le cuffie sull’autobus e svegliarmi accanto a te a Glasgow’]. Mi vedevo con indosso una Fred Perry, insieme alla mia ragazza o al mio ragazzo con una Fred Perry in coordinato, su un autobus strapieno, a condividere un paio di cuffie per ascoltare ‘A Certain Romance’ degli Arctic Monkeys. Volevo fosse un pezzo cinematico. Come una serie di Skins all’interno di un album. È diventata la title track perché questo è un disco per gli anni più strani delle vostre vite. E volevo ridefinire il significato della parola strano. Per tutta la vita mi hanno detto che ero strano. E una volta odiavo l’idea di essere strano ma ora la amo. La stranezza riguarda l’essere diversi e celebrare l’individualità. Penso che essere strani significhi essere davvero liberi.” charity “Ancora, volevo fare una canzone sull’essere se stessi. Ma mi andava anche di scrivere una canzone in cui poter fingere di essere in tutte le band che volevo. Volevo essere Mike Skinner o Liam Gallagher o Lily Allen. A metà, è un po’ come se fosse la versione 2.0 di ‘Chelsea Dagger’ [singolo del 2006 di The Fratellis]. Le parole qui dicono ‘Donate my brain to charity’ [‘Donate il mio cervello in beneficienza’]. Che è un po’ come dire ‘Se non vi piace, liberatevene e basta. Un figo verrà a prendermi e mi metterà su’.” it’s quiet in beverly hills “Non pensavo davvero che avrei fatto una canzone acustica. Ero a Hollywood e sono così profondamente inglese: mi piacciono lo Yorkshire tea e i biscotti Hobnobs e voglio dire la verità alle persone. Ma mi sono lasciato prendere dalle stronzate di Hollywood e dai paparazzi e da questo gioco in cui tutti cercano di superarsi a vicenda. E mi sono detto che non volevo farlo. Sono entrato nel mondo della musica per creare una comunità. E ora sono in mezzo a un branco di segaioli che parlano di come sono andate le loro canzoni la settimana scorsa in classifica. Mi stavo circondando di amici che non erano davvero miei amici e mi sono perso. Quando dico ‘I will love you for the rest of my life until you close your eyes for good’ [‘Vi amerò per il resto della mia vita fino a che non chiuderete gli occhi per sempre’], sto parlando dei miei fan. Perché loro mi tirano ogni volta fuori dai guai.” the freak show “Questa era un po’ per dire: ‘Ok, vi ho dato un album. Ora farò qualcosa per me stesso’. Volevo una ‘Bohemian Rhapsody’. Ci sono quattro variazioni di tonalità, cinque cambi di tempo e un enorme finale drammatico. È un concentrato di tutte le canzoni di YUNGBLUD in un solo pezzo. Si passa letteralmente da una strofa in minore a un ritornello in maggiore, diventa minore nel mezzo, poi di nuovo maggiore e ancora minore. Circa alla fine, c’è un verso che fa ‘Times will change and you might break’ [‘I tempi cambieranno e potreste allontanarvi’]. L’ho registrato senza musica, solo sul click. E ho detto ‘Costruiamola su questo. Se la musica supera la mia passione, lo registrerò ancora. Ma sfido chiunque a surclassare l’intensità di quella ripresa vocale’. Il pezzo è un messaggio per i miei fan. I tempi cambieranno e potreste allontanarvi ma io continuerò a credere in voi per il resto della mia vita.”

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