Clancy

Clancy

Settimo album dei twenty one pilots, Clancy è contemporaneamente un punto di arrivo e uno sguardo al futuro. Se a livello narrativo chiude una saga che Tyler Joseph e Josh Dun hanno iniziato a intrecciare nel 2015 con Blurryface, sul piano sonoro, lascia intravedere la prossima versione dello stile del duo originario di Columbus, Ohio. “Sembra davvero l’inizio di un’era, ma anche la conclusione di un’altra. O comunque lo sarà”, dichiara Dun a Apple Music. “Penso che avere questo tipo di storia in mente ci abbia offerto un’ottima base per scrivere canzoni, ma non credo affatto che segni la fine della nostra band”. Nelle declinazioni thriller di ‘Next Semester’, il gruppo si immerge ad esempio in elementi synth pop, emo, dance punk e altri ancora. È tanto orecchiabile quanto raffinato, con i testi di Joseph che quasi rispondono direttamente ai primi temi su cui la formazione si è concentrata, come l’alienazione, la confusione e la solitudine. Canta: “I don’t wanna be here, I don’t wanna be here / It’s a taste test / Of what I hate less / Can you die of anxiousness? / I don’t wanna be here, I don’t wanna be here“ (“Non voglio stare qui, non voglio stare qui / È un assaggio / Di ciò che odio di meno / Si può morire d’ansia? / Non voglio stare qui, non voglio stare qui”). ‘Lavish’ è un futuristico concentrato di pop psichedelico sostenuto da tastiere brillanti e batterie polverose. Prima di lanciarsi in un rap entusiasmante, Joseph canta “Welcome to the style you haven’t seen in a while” (“Vi dò il benvenuto in uno stile che non vedete da un po’”): è come se parlasse della creazione dell’album stesso, offrendo una dimostrazione dell’ambiguità e della rottura della quarta parete che la band ha abbracciato. “Forse ci saranno conversazioni tra chi ha seguito la trama e potrebbero scaturire discussioni sulla conclusione”, dice Dun. “Penso che tutto ciò sia fantastico”.

Seleziona un paese o una regione

Africa, Medio Oriente e India

Asia Pacifico

Europa

America Latina e Caraibi

Stati Uniti e Canada