Forse non sono esattamente ignoti o totalmente sconosciuti, ma è certo che molti dei lavori a programma o corali e dei deliziosi brani per pianoforte di Tchaikovsky sono stati messi in ombra dal monumentale successo dei balletti, delle sinfonie e dei concerti composti dal maestro di Votkinsk. È tempo di rendere giustizia a questo repertorio non propriamente minore di una personalità maiuscola, genio dell’espressione melodica e prestigiatore delle armonie che ha rivoluzionato i parametri della musica russa, lanciato avvincenti sfide al destino e commosso Dostoevskij con un quartetto d’archi.