Scavare nella discografia di una band come i Phish significa perdersi in strutture complesse, frammentate, e dialoghi tra gli strumenti che hanno generato un mito senza frontiere tra progressive, jazz e country. Questa playlist è una storia a bivi in cui maestose armonie vocali, assoli e precipitevoli cambi di tempo si alternano in ambiziose suite, live e brani vagamente pop aperti a più letture.