Aperto negli anni ’90, il sodalizio tra Nick Cave e Warren Ellis si è cementato nel tempo, trovando piena sublimazione nel campo delle colonne sonore. E non solo in senso strettamente filmico. Tra minacciose suite ambient al servizio sintetico della scienza e gli sporchi colpi bluegrass di The Bootleggers, la coppia si spinge al limite di cornici strumentali scure avvolte nei lamenti di archi e pianoforte. Sinistri e disturbanti o eterei e magnetici, i commenti del Re Inchiostro e del suo braccio destro fanno anche i conti con il lockdown nella forma di un poetico intimismo elettroacustico.