Nato nel 1936 a Bombay (oggi Mumbai), a soli 16 anni Zubin Mehta impugna la bacchetta per le prove complete dell’orchestra della città, fondata dal padre. Abbandonati gli studi di medicina, si diploma presso l’Università per la musica e le arti interpretative di Vienna e nel giro di poco tempo scandisce ritmo ed esecuzione di gruppi come la Royal Liverpool Philharmonic Orchestra. Voci sulla precoce abilità, lo stile elegante e la conoscenza del Romanticismo tedesco si diffondono velocemente e gli valgono la nomina a direttore dell’Orchestre symphonique de Montréal nel 1960 e della Los Angeles Philarmonic nel 1962, facendone la prima persona a trovarsi contemporaneamente alla testa di due istituzioni musicali nordamericane. Nel 1965, la straordinaria registrazione della Sinfonia n. 9 di Bruckner con la Filarmonica di Vienna rafforza la crescente reputazione, così come la strepitosa versione della Sinfonia n. 2 di Mahler nel 1975. Nel 1977, è a capo della Israel Philharmonic Orchestra, con la quale lavora anche durante la Guerra del Golfo e in un concerto tenutosi nel campo di concentramento di Buchenwald. Nel 1978, dopo il mandato dell’austero Pierre Boulez, porta il suo fascino a Manhattan come leader della New York Philharmonic, commissionando il Concerto per sitar n. 2 di Ravi Shankar e dirigendo concerti annuali nella Abyssinian Baptist Church di Harlem. Gli anni ’90 lo vedono collaborare coi Tre Tenori e con la Bavarian State Opera Orchestra.