Tainy

L’eclettica carta d’identità da producer, autore e mago del beat fa di Tainy una delle eminenze neanche troppo grigie della cosiddetta música urbana, responsabile dell’evoluzione e del boom della scena sorta intorno al dembow. • All’inizio del nuovo millennio, firma, appena 15enne, con l’influente duo portoricano Luny Tunes, nel cui studio vede transitare giganti del calibro di Don Omar e Ivy Queen. • Tra 2005 e 2006, debutta in console nelle compilation della serie Más Flow, per poi ripetersi l’anno successivo in Los Extraterrestres di Wisin & Yandel, coi quali confeziona chicche da pista come ‘Abusadora’, che nel 2009 gli vale il primo Latin GRAMMY. • Sulla scia dell’ammirazione per Timbaland, la sperimentazione con suoni ed elementi provenienti da hip-hop e R&B dà vita alla visione di un reggaeton metamorfico, esemplificato in ‘Cuando Tú No Estás’ (2013) di Arcangel, nel pluripremiato Vibras di J Balvin e in X 100PRE dell’esordiente Bad Bunny, entrambi datati 2018. • Se il fiuto per l’aria del futuro lo induce a raccogliere i propri pupilli nell’EP collettivo NEON16: THE KIDS THAT GREW UP ON REGGAETON (2020), l’indomabile tensione alla ricerca lo porta a sensazionali collaborazioni crossover con stelle quali Cardi B (‘I Like It’, 2018) o Justin Bieber (‘Habitual’, 2020). • Nel 2021, il lavoro sul caleidoscopico EL ÚLTIMO TOUR DEL MUNDO (2020) di Bad Bunny gli permette di stringere tra le mani l’ennesimo Latin GRAMMY.