Ultima uscita
- 10 MAG 2024
- 14 brani
- Tales from the Loop (Original Soundtrack) · 1989
- Tales from the Loop (Original Soundtrack) · 1989
- Philip Glass: Tales from the Loop (Version for Solo Piano) · 2024
- Tales from the Loop (Original Soundtrack) · 1989
- Tales from the Loop (Original Soundtrack) · 1989
- Tales from the Loop (Original Soundtrack) · 1989
- Tales from the Loop (Original Soundtrack) · 1989
- Philip Glass: Tales from the Loop (Version for Solo Piano) · 2024
- Glassworks (Expanded Edition) · 1982
- Philip Glass Solo · 2024
Album essenziali
- Leonard Bernstein e Philip Glass sono tra i compositori più interessanti e innovativi del XX secolo. Anche se molto diversi tra loro, entrambi sono riusciti ad avvicinare il pubblico pop alla musica colta e viceversa. Il talentoso violinista francese, con la complicità di Dennis Russell Davies e della sua orchestra, è riuscito a sbrogliare la matassa di influenze, rimandi e ispirazioni e a trovare il filo rosso che lega tra loro due musicisti così lontani eppure così vicini.
- Opponendosi negli anni '60 alle diffusissime mode delle tecniche di composizione a 12 tonalità e seriali, Philip Glass diventò uno dei compositori più influenti del ventesimo secolo. Benché fosse stato un fondatore del minimalismo statunitense, Glass si indirizzò negli anni '80 verso un romanticismo più estroverso e abbracciò forme di composizione tradizionali, scrivendo opere, concerti e un'ampia raccolta di brani per concerti. Il suo Symphony No. 8 è una viva dichiarazione nella tradizione delle sinfonie in grande stile, opera che si sviluppa in tre movimenti. Con un'estensione di 19 minuti, il primo movimento presenta di per sé otto temi distinti e culmina in un finale che li coinvolge tutti per poi contrapporsi a essi.
- 1989
- Proprietario di un negozio di dischi, fu il padre a introdurre il variegato mondo della classica a Philip Glass, tra le figure cardine per la nascita della scuola minimalista. Entrato con un profilo da flautista nel programma propedeutico del Peabody Institute, per poi studiare matematica e filosofia alla University of Chicago, il compositore venne esposto alla musica di Anton Webern, completando la propria formazione sulle tastiere alla Juilliard come contemporaneo di Steve Reich e vincendo una borsa di studio Fulbright per seguire le lezioni di Nadia Boulanger a Parigi. Scritto nel 1981 per il suo Philip Glass Ensemble, Glassworks era stato immaginato come un ascolto accessibile per la “generazione walkman”, etichetta con la quale venne commercializzato con successo. Questa riedizione della registrazione originale include un’intervista in cui Glass stesso parla dell’opera e del processo creativo: una strepitosa guida per accompagnare tanto il pubblico esperto quanto quello neofita.
- 2024
Playlist: artisti
- Un maestro americano della musica contemporanea, fra minimalismo e contrappunto.
- Le più belle colonne sonore del compositore statunitense.
- Il compositore sceglie i suoi brani più significativi tra opere, balletti e concerti.
- Tutto il jazz, la classica e il rock a cui ha attinto il leggendario compositore.
- Colonne sonore, sinfonie e concerti: tutte le produzioni più recenti.
- Un omaggio al grande maestro e alla sua influenza trasversale.
- 2023
Collaborazioni
- Soundwalk Collective & Patti Smith
Altri contenuti da guardare
Informazioni su Philip Glass
Più che un pioniere del minimalismo, Philip Glass ha per lungo tempo riassunto in sé – e reso popolari – i tratti della bohème spirituale e artistica del cuore di New York. L’uomo che si è autodefinito “ebreo-taoista-hindu-tolteco-buddhista” è nato nel 1937 a Baltimora, dove ha consumato avidamente le pubblicazioni classiche più all’avanguardia disponibili all’ascolto nel negozio di dischi del padre, per poi dedicarsi agli studi in composizione presso la Juilliard e con Nadia Boulanger a Parigi. Dopo la formazione del longevo Philip Glass Ensemble nel 1968, la sua rigorosa fase minimalista ha toccato il vertice nel 1974 con Music in Twelve Parts, un lavoro di quattro ore completato mentre ancora si guadagnava da vivere come idraulico e tassista. Delle oltre quaranta opere composte in carriera, le prime tre — Einstein on the Beach (1976), Satyagraha (1979) e Akhnaten (1983) – sono accomunate dalla mitizzazione di figure storiche e hanno assunto lo status di classici contemporanei. Orientatosi progressivamente verso una forma più flessibile di “musica con strutture ripetitive”, Glass ha scritto una decina di sinfonie tra il 1992 e il 2019, le più popolari delle quali (‘N. 1’, ‘N. 3’ e ‘N. 12’) sono basate sulla trilogia degli album berlinesi di David Bowie. La produzione massimalista dell’artista include anche diversi quartetti d’archi e numerose partiture soliste per piano e altre tastiere. Ha inoltre imposto il proprio pulsante marchio su molte colonne sonore cinematografiche – comprese quelle per i film nominati all’Oscar® Kundun (1997) e Diario di uno scandalo (2006) – e offerto il proprio contributo alla danza e al teatro.
- LUOGO DI NASCITA
- Baltimore, MD, United States
- DATA DI NASCITA
- 31 gennaio 1937
- GENERE
- Musica classica