Ricercatezza, dinamiche prog e ritornelli da cantare trovano spazio negli elaborati e vincenti lavori dei Genesis, capaci di conquistare il pubblico da decenni fra organici rimescolati e vertiginose variazioni stilistiche. • Nascono alla fine dei Sessanta dalla fusione di due band studentesche, con un nucleo originale che comprende Mike Rutherford, Anthony Phillips, Peter Gabriel e Tony Banks. • Partendo da un folk bagnato di psichedelia, virano presto in direzione art rock pubblicando quattro album fra il 1970 e il 1975, portati senza sosta in tour per legioni di fan da ispirare e sbalordire. • Con l’abbandono di Peter Gabriel, il batterista Phil Collins prende il microfono di una formazione che si fa trio nel 1977, abbracciando un sound più semplice e immediato. • Da And Then There Were Three (1978) arriva il romanticismo di ‘Follow You Follow Me’, seguito dal successo di ‘Misunderstanding’ (1980) e dall’uscita di Abacab (1981), dove brani come ‘Man On the Corner’ sferrano ganci pop fra le emozioni. • La fama aveva già raggiunto il suo zenit quando Invisible Touch (1986) scompiglia le chart con cinque singoli, mentre Collins inaugura una carriera solista e Rutherford fonda i Mike + The Mechanics. • Dopo le hit di We Can't Dance (1991), nuovi cambiamenti, reunion, abbandoni e ritorni proseguono la storia del gruppo, impegnato in un’intensa attività live che colora il terzo millennio.