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![Seven Days Walking: Day 4](/assets/artwork/1x1.gif)
Dopo aver utilizzato i primi tre volumi per introdurre temi e deviazioni dal sentiero principale, Ludovico Einaudi esplora il lato più intimistico della montagna. Se in brani come ‘Ascent’ o ‘Fox Tracks’ il maestro trova sulla propria strada Federico Mecozzi, è il violoncello di Redi Hasa a insinuarsi nella labile metamorfosi di ‘Low Mist’ o ad aggiungersi ai due nella ricerca di una pace interiore che non può prescindere dalle suggestioni naturali. In questo capitolo, Seven Days Walking sembra spogliarsi del senso di ansia, arricchendo con la nostalgia la complessità prospettica del progetto.