Proof

BTS
Proof

In un decennio possono accadere molte cose. Quando hanno debuttato nel 2013 tramite Big Hit Entertainment, non c’erano indizi sul fatto che i BTS sarebbero diventati la più grande boy band del pianeta, demolendo ogni record da classifica e qualsiasi incertezza sul fatto che il mondo non potesse accettare una formazione che non cantava in inglese. Agli esordi, i Bangtan Boys suonavano trap pop dalla cifra auto-motivazionale, servendosi del single album 2 COOL 4 SKOOL come opportunità per raccontare le ingiustizie giovanili e le pressioni della società. Poi, nel 2014 è arrivato DARK&WILD, LP di debutto che offriva un approccio più morbido al loro vigoroso hip-hop. Wings, del 2016, si ispirava (seriamente) a Demian, romanzo junghiano del 1919 di Hermann Hesse, mentre la serie Love Yourself ha dato origine al successo planetario ‘MIC Drop’. Da allora, non hanno mai rallentato e sono stati in tour in giro per il globo, sfidando i confini del genere. Hanno pubblicato il ciclo MAP OF THE SOUL e atteso sette anni dall’inizio della loro carriera, quando erano già al top, prima di fare uscire una canzone in lingua inglese, ridefinendo il modo in cui il mondo vedeva le figure crossover. Non hanno mai perso di vista la fanbase, chiamata ARMY, o il messaggio che volevano trasmettere: rappresentare una boccata d’ossigeno per le persone stanche del mondo e invitare chi li ascolta ad amarsi. Sono diventati un punto di riferimento. Il 2022 vede ora l’uscita di Proof, primo eclettico album antologico che riunisce i più grandi successi dei BTS, in un momento in cui la band più famosa al mondo è ancora al top del settore discografico. Si tratta di una raccolta dei loro lavori più significativi, ordinati sia cronologicamente che in base alle preferenze di ciascun membro: il modo più immediato per ripercorrere l’evoluzione del gruppo e fare un bilancio sul suo impatto. Ci sono anche tre nuove canzoni: l’ottimistica ‘Yet To Come’, una continuazione di ‘Epilogue: Young Forever’, intitolata ‘For Youth’, e ‘Run BTS’, riferimento al loro spettacolo di varietà e intensa celebrazione della fedele fanbase ARMY. Di seguito, in questa intervista esclusiva per Apple Music, ogni componente dei BTS racconta i brani preferiti personalmente scelti per la raccolta. ‘Intro : Persona’ RM: “‘Intro : Persona’ poggia sulla domanda ‘Chi sono?’ Me lo chiedo spesso, nello sforzo di comprendere quale sia la risposta più vicina alla verità. Che io sia RM dei BTS, un amico, un familiare o semplicemente Kim Namjoon, tutte le mie incarnazioni contribuiscono a definirmi. Questo è il motivo per cui ho scelto di inserire la canzone nell’album”. ‘Moon’ JIN: “‘Moon’ occupa un posto speciale nel mio cuore perché racconta la relazione con ARMY, la nostra fanbase, e la paragona alla vista della Terra dalla prospettiva della luna. ARMY è inseparabile dai BTS, una presenza costante in ogni momento. ARMY, vi amiamo da morire!” ‘No More Dream’ SUGA: “‘No More Dream’ ha un significato profondo per i BTS perché è la canzone di debutto. Rappresenta la nostra essenza fin dagli albori. Inoltre, il testo trasmette un messaggio che solo chi ha quell’età può esprimere, ricordandomi di quel periodo e offrendomi una riflessione su quanto siamo cresciuti come artisti e come team”. ‘ON’ j-hope: “‘ON’ mostra l’apice della maturazione artistica dei BTS. Il testo parla delle difficoltà della crescita, del superamento di periodi turbolenti e della ricerca di un equilibrio. La canzone mi sprona ad andare avanti per realizzare un altro sogno o affrontare una sfida più grande”. ‘Friends’ Jimin: “‘Friends’ descrive l’amicizia con le persone che stanno sempre al mio fianco e mi aiutano a mantenere un equilibrio. Senza i BTS, “Jimin” non sarebbe esistito. Senza ARMY, i BTS non sarebbero stati ciò che siamo ora. È un ringraziamento a chi ha reso possibile tutto ciò”. ‘Singularity’ V: “‘Singularity’ racconta l’agonia dello scegliere tra due personalità: quella dell’artista V e quella dell’essere umano Kim Taehyung. È stata dura, ma superare i momenti di confusione e accettare finalmente entrambi i lati di me stesso ha contribuito a fare di me l’individuo che sono oggi”. ‘Dynamite’ Jung Kook: “‘Dynamite’ è stato come un regalo per noi, perché quando è esplosa la pandemia stavamo attraversando un periodo difficile a livello emotivo e fisico. Ci ha regalato un nuovo inizio e l’opportunità di puntare ancora più in alto dopo un breve passo indietro”.

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