Il secondo lavoro di The Cult cementa il connubio tra hard rock e post-punk a suon di riff taglienti, ritmiche tribali intricate e impressioni gotiche fuligginose. Immersa in un oceano di distorsioni e note acide, la voce penetrante di Ian Astbury evoca cupi scenari psichedelici e intona melodie enfatiche. Se il tiro trascinante di un successo come ‘She Sells Sanctuary’ è il manifesto della band, le frequenze downtempo di ‘Brother Wolf; Sister Moon’ strizzano l’occhio alla dark wave.