Higher Than Heaven (Deluxe)

Higher Than Heaven (Deluxe)

“Ero davvero rilassata in questo album”, dice Ellie Goulding a Apple Music parlando di Higher Than Heaven. “Probabilmente è la cosa più rigenerante che io abbia mai fatto. Stavolta non è una storia. Si tratta più di un’atmosfera”. Primo lavoro composto dopo la maternità e concentrato del materiale prodotto in seguito ai lockdown inglesi imposti dalla pandemia, il quinto capitolo della discografia della cantante britannica è il successore di un progetto profondamente personale come Brightest Blue (2020). È anche una lettera d’amore al pop, che mostra il suono esuberante di un’artista alleggerita. “È diverso dal pubblicare una cosa tipo Brightest Blue: lì, l’idea che la gente avrebbe ascoltato alcuni testi in particolare mi rendeva sinceramente nervosa”, spiega. “È il meglio che penso di poter dare come autrice pop, come interprete pop”. Higher Than Heaven è un’opera dalle molteplici facce, in cui una prestigiosa squadra creativa e produttiva – che comprende nomi quali Greg Kurstin, Julia Michaels, Stephen Kozmeniuk, Ali Tamposi, Anthony Rossomando e Lostboy – collabora per dare forma a qualcosa di potente. L’anima del progetto resta però Goulding. “In studio sono determinata, credo nell’andare per tentativi continui, nella collaborazione, nella gentilezza e nell’apertura mentale”, racconta. “Volevo che fosse un disco universale. Mi piacciono i testi autoindulgenti e poetici, ma ho consapevolmente voluto che i contenuti e gli scenari avessero una certa semplicità. È una bella cosa. E saper ignorare le persone che insinuano che dovresti iniziare a fare questo o quello è una forma di potere. Spesso le donne che fanno musica devono inventarsi un alter ego, rivoluzionare la propria immagine, cambiare completamente genere o provare a dire alla gente ‘Eccomi. Mi sono rinnovata e splendo di nuovo’. Io penso ‘No, sono brava a fare pop e continuerò a fare ciò che amo’”. Di seguito, Goulding ci guida all’ascolto dell’album, traccia per traccia. ‘Midnight Dreams’ “Questa l’ho fatta con Koz [Stephen Kozmeniuk]. Lui ha creato la traccia e insieme abbiamo sviluppato il testo. Parla del sogno dell’amore, del fuoco, della passione e dell’infatuazione. Quel sentimento totalizzante che nasce quando l’amore prende il sopravvento e vivi in questo mondo onirico”. ‘Cure for Love’ “A volte, quando sento un brano, in testa mi scatta qualcosa e so quasi immediatamente cosa scrivere. Mi chiedo se sia a causa degli anni che ho passato ad ascoltare BBC Radio 1 mentre crescevo, sentendo un sacco di pop, pop, pop… e dance. Adoro scrivere in modo meticoloso una canzone che all’ascolto sia perfetta”. ‘By the End of the Night’ “Si ispira abbastanza agli anni ’80, e raggiungiamo un livello iperrealistico. ‘By the end of the night, I want to feel like the sky is dripping on every part of me’ [‘Entro la fine della notte, voglio sentirmi come se il cielo gocciolasse su ogni parte di me’]. La situazione inizia a farsi piuttosto surreale e ultraterrena. Il testo non potrebbe immortalare questa collisione sentimentale meglio di così”. ‘Like a Saviour’ “All’inizio ero combattuta per quanto riguarda i suoni flautati nel pezzo, ma poi ho capito che mi ricordavano un po’ ‘Gimme! Gimme! Gimme! (A Man After Midnight)’ degli ABBA. È interessante riuscire a stabilire una connessione tra un nuovo prodotto e una melodia iconica. Questo brano è la prova che le tracce dell’album possono tornare a essere canzoni, non so se mi spiego. Quando le suoni al piano o alla chitarra, sai che sono canzoni e non solo la somma della mia voce e di molti altri elementi, che spesso possono ingannare. Non so a cosa stessi pensando quando mi è uscito il verso ‘spinning in your starlight’ [‘ruotando nella tua luce stellare’], ma è bello pensare all’idea che una persona ti possa salvare”. ‘Love Goes On’ “Questo è il primo pezzo in scaletta in collaborazione con Greg Kurstin. Non c’è dubbio che abbia una grande sensibilità pop e che apprezzi e rispetti il genere, ma ha anche un gusto estremamente raffinato in fatto di elettronica. E ti parlo da amante della musica elettronica. Non sono Björk, ma credo che le mie playlist electro siano di alto livello”. ‘Easy Lover” (feat. Big Sean) “Anche qui ho collaborato con Greg, oltre che con la straordinaria Julia Michaels. Ha un’anima emo, proprio come me. Siamo due ragazze che si innamorano e si fanno spezzare il cuore in continuazione e ci piace trattare questo tema. È davvero una professionista, e sa che per provare a scrivere una buona canzone pop non è necessario edulcorare le vere emozioni e quelle che sono realtà universali. Greg ci ha messo del suo, con le parti di batteria e chitarra che hanno finito per strizzare un po’ l’occhio agli MGMT. E la strofa di Big Sean funziona alla perfezione”. ‘Higher Than Heaven’ “Non esiste titolo migliore che avrei potuto dare al disco per descrivere cosa succede: un senso di elevazione dato dall’amore e dall’infatuazione che non sembra destinato a esaurirsi rapidamente. Amo molto questo brano perché è davvero alto da cantare ma trasmette una sensazione di sensualità e passione”. ‘Let It Die’ “Qui mi sono basata sull’immagine di una persona che non riesce a trovare la forza necessaria per chiudere una relazione. Mi piace l’idea di fare un’autentica predica invitando a lasciare morire le cose, a farla finita. Per un po’ starai male, ma devi tagliare i ponti”. ‘Waiting for It’ “Parla semplicemente di sesso, non c’è molto altro. Ero in cabina di registrazione che ridacchiavo, perché non sono abituata a cantare cose come ‘Everybody talking ’cause we started something/We can fuck the world away’ [‘La gente parla perché abbiamo dato inizio a qualcosa/Possiamo scopare fino a far scomparire il mondo’]. Ha quel senso di evasione sensuale, elettrico e potente. Si ispira indubbiamente all’R&B. Il primo concerto che ho visto è stato quello di Craig David, i CD che ho consumato di più sono quelli di Lauryn Hill, Alicia Keys e delle Destiny’s Child. Perciò, c’è qualcosa in questa canzone che me l’ha fatta amare”. ‘Just for You’ “Io, Greg e Julia abbiamo scritto ‘Easy Lover’ il primo giorno e questa il secondo. Dal punto di vista del testo, è forse un po’ indulgente: ‘It took somebody else to make me realise how much my heart only beats for you’ [‘C’è voluta un’altra persona per farmi rendere conto di come il mio cuore batta soltanto per te’], ma si ispira a Drake. Ai tempi, io e Julia lo amavamo alla follia e ci sembrava di sentire la sua voce sul pezzo. Le melodie vocali sono atipiche: quando c’è di mezzo Greg, so che campionerà la mia voce e la metterà ovunque. Il risultato è frutto del fatto che sapevo di essere libera e di poter sperimentare”. ‘How Long’ “Lavorare con Ali Tamposi è stato davvero speciale, è un’autrice incredibile con un istinto per la melodia insolito e bellissimo. È un pezzo molto impegnativo da cantare, cosa che adoro. Sembra provenire da un altro universo, in cui parlo di qualcuno che penso senta la mia mancanza. Piuttosto presuntuoso. Parla di ritornare alle vecchie abitudini e di restare intrappolata in un circolo vizioso con un’altra persona. Trasmette una sensazione di amore giovanile, e mi mancano quei tempi. Ma mi mancano davvero? Forse no”. ‘Temptation’ “Qui ci sono delle vibrazioni anni ’80 assolutamente volute. È stato un processo così sciocco, incredibilmente divertente e indulgente nel miglior senso possibile. Ma una volta finito ci siamo guardati e abbiamo detto ‘Merda, non è per niente male’. Nel testo c’è anche un po’ di ambiguità dal punto di vista del genere. Pure quella parte è stata bella da scrivere”. ‘Intuition’ ** “Io e Greg l’abbiamo sviluppata insieme a ‘Love Goes On’. Stavamo attraversando la nostra fase Janet Jackson e ascoltavamo un sacco anche The Weeknd. Quell’urgenza evidente mi fa sentire molto bene quando canto”. ‘Tastes Like You’ “Probabilmente questa ricorda un po’ la vecchia Ellie, come hanno detto alcune persone che l’hanno ascoltata. Credo che ‘Heartache still tastes like you’ [‘La tristezza ha ancora il tuo sapore’] sia una frase fantastica. C’è chi ha detto che quell’‘Oh!’ sembra un sample di Nelly, ma giuro che non era intenzionale”. ‘Better Man’ “Il video di Cher da Oprah [nel 1990] in cui dice ‘Sono molto gentile, sono davvero dolce, ma se mi dai fastidio ti uso per spazzare il pavimento’ è da sempre fonte di ispirazione per me. È l’essenza di questa canzone. Per una donna, è davvero importante avere questa determinazione, specialmente nell’industria musicale. Devi sentire che c’è del potere in ciò che fai, e che hai una forza interiore”. ‘All By Myself” (with Alok & Sigala) ** “Mi piace il significato di questo pezzo. Lo sto facendo da sola, sono io stessa la mia fonte di motivazione. Non l’avevo necessariamente pensato come un brano dance, ma ci stavamo divertendo in studio e tutte le persone presenti lo amavano. Credo che parte del pubblico dei Depeche Mode non apprezzi l’utilizzo del campione [di ‘Enjoy the Silence’], ma non si può accontentare chiunque”.

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