Immerso fino al collo nelle acque burrascose del garage rock, in Blood Visions Jay Reatard coniuga uno spiccato gusto per il macabro con una vena ironica irriverente. L’immaginario sfrontato del punk pervade un disco costruito sulla continua degenerazione di imprevedibili traiettorie ritmiche, scariche di riff acidi deraglianti e linee vocali convulse. In una giungla psichedelica a bassa definizione, il musicista americano sfida robuste pareti di distorsioni e apre bruschi spiragli melodici.