Nel raffinato laboratorio alternative rock dei Wallows, gli anni ’80 diventano un punto di riferimento da cui partire per esplorare paesaggi limpidi e patinati. La band di Los Angeles accoglie a più riprese l’eredità del post-punk e sfrutta abilmente le tastiere per modellare architetture oniriche attraversate da suggestive spaccature psichedeliche, mentre le chitarre diventano protagoniste di vivaci sgroppate sulla via del power pop. Le voci sussurrano motivi magnetici e si intrecciano in armonie avvolgenti, incastrandosi alla perfezione nelle dinamiche di un suono melodico e stratificato.