

Scriptonite si fa notare a metà anni ’10 con un esordio capace di attirare l’attenzione su tutta la scena del Kazakistan, di cui è uno degli alfieri. Dotato di un flow ipnotico, calmo ma inarrestabile, il musicista riesce a elaborare da subito uno stile proprio: pur non perdendo di vista la vecchia scuola statunitense, ne aggiorna il modello con arrangiamenti dalle sonorità contemporanee. Pezzi prodotti con sintetizzatori analogici e batterie elettroniche e tracce suonate con strumenti reali danno quindi vita a un repertorio che rinfresca il panorama dell’hip-hop in russo nel suo insieme.