L’evocativo canto di Lana Del Rey impatta forte sulle rapide delle emozioni, mentre attraversa le ballad del passato con sonorità d’avanguardia. Una nobile teatralità la accompagna dal 2012 dentro vortici di violini o sotto cieli cupi. Quando la batteria reclama il suo spazio sul set dei sentimenti, la voce prende il comando per repentine inversioni ritmiche. Lisergiche distorsioni e bassi sfrigolanti segnano le tracce come graffi su istantanee ingiallite, circondando ospiti prestigiosi. Su tutto, un’alternarsi di passione e sconforto capace di stravolgere ogni citazione.