Khaled si affaccia alle scene occidentali alla fine degli anni ’80, proseguendo nel decennio successivo la ricerca della formula ideale di congiunzione tra le scintillanti e ballabili sonorità pop del momento e la musica tradizionale algerina. Coronato dal successo mondiale, il versatile artista sperimenta nel tempo con funk e rock, senza però limitarsi ad affiancare fiati e chitarre ai sintetizzatori: la sua emozionante fusione multiculturale arriva invece a esprimersi tanto in scatenate scorribande elettroniche quanto in arrangiamenti acustici di toccante bellezza.