

Lanciandosi oltre funk e soul jazz, il sax di Eddie Harris trova una diversa incisività in improvvisazioni soliste bebop e astrazioni sottratte ai vincoli del groove. Se imprese canore e strumentali di culto rivelano la vena leggera dell'artista, nelle colonne sonore rivisitate con archi e nei brani eseguiti con sintetizzatori si apprezza lo sperimentatore di razza.