Capricorn Sun

Capricorn Sun

Per ogni nome emergente, pubblicare l’album d’esordio significa realizzare un sogno. Ma nel caso di TSHA, Capricorn Sun rappresenta il compimento di ben due desideri. “Ho sempre sognato di avere delle capre sulla copertina di un disco”, racconta a Apple Music. “Sono del segno del capricorno, quindi è come se fossero il mio animale guida. Sono forti e diligenti, ma sono anche giocose, divertenti e interessanti. È una cosa in cui mi sono sempre riconosciuta”. Dopo una serie di EP che l’hanno trasformata in uno dei volti più chiacchierati del panorama dance britannico e hanno attirato l’attenzione di Bonobo e Pete Tong (che l’ha voluta come tutor nella sua accademia per DJ online), la producer di Londra definisce ed espande la propria musica allo stesso tempo. “È molto eclettico, per quanto riguarda i suoni che ho usato”, spiega. “Gioco con ritmi differenti e mi addentro in break e sonorità che non avevo mai esplorato più di tanto. Nel complesso è alquanto malinconico e ci sono dei momenti più scuri, rispetto ai lavori precedenti, ma al contempo è anche ottimistico ed euforico”. Di seguito, TSHA ci guida all’ascolto dell’album, traccia dopo traccia. “Galdem (Intro)” “Durante il lockdown, in un momento difficile, io e la mia amica Effy [producer britannica] ci siamo date man forte a vicenda e ogni giorno ci mandavamo delle note vocali in continuazione. Ho pensato che utilizzarne una fosse un ottimo modo per aprire l’album. Musicalmente, presenta questi accordi di piano carichi di emozione e apre tutto il disco, dal punto di vista emotivo”. “The Light” “È un pezzo molto semplice ed è stato fatto in un momento in cui mi sentivo fiduciosa e positiva per il futuro. Ci sono solo il piano e un sample vocale e il titolo ‘The Light’ riflette lo stato emotivo in cui mi trovavo”. “OnlyL” (feat. Nimmo) “Amo le Nimmo, quindi è stato fantastico lavorare a questo brano con loro. Hanno voci molto diverse che si sposano alla perfezione. C’è senza dubbio un senso di euforia che ricorda i rave anni ’90”. “Water” (feat. Oumou Sangaré) “Ho fatto questa canzone appena prima che iniziasse la pandemia. Alla fine sono riuscita a prendere l’ultimo volo dagli Stati Uniti, ma prima ho avuto l’occasione di pescare dall’archivio della BMG e ho trovato questo campionamento di Oumou Sangaré che mi fa impazzire. Amo il tono e l’emotività della voce. Ai tempi non avevo i diritti, altrimenti l’avrei pubblicata prima, ma sono felice che la gente possa finalmente ascoltarla”. “Dancing in the Shadows” (feat. Clementine Douglas) “Negli ultimi anni, Clementine ha partecipato a un sacco di tracce dance fantastiche. Sa davvero cosa vuole, scrive continuamente versi incredibili e li manda in giro. Mi ha inviato un pezzo a cappella e ho pensato ‘Wow, è straordinario’. Solitamente lavoro alla base e poi cerco una linea vocale, ma questa volta è successo il contrario. Volevo che avesse un’atmosfera da Ibiza dei primi anni Duemila e in quel momento avevo già iniziato a esplorare maggiormente l’utilizzo dei break, quindi si può sentire anche quell’influenza”. “Giving Up” (feat. Mafro) “Mafro è il mio fidanzato, ma è anche un producer di successo e un vero artista. Questo pezzo l’abbiamo creato durante il lockdown, nell’inverno del 2021, in un periodo in cui eravamo un po’ in difficoltà, perché eravamo bloccati in casa e non potevamo allontanarci l’uno dall’altra. È stato un momento complicato e penso che si senta dalla musica, ma lavorare insieme ci ha aiutati. È un brano malinconico e si può sentire anche la frustrazione”. “Anxious Mind” (feat. Clementine Douglas) “Questa l’ho scritta in una fase in cui soffrivo molto di ansia e tutto era davvero amplificato, perciò ha un suono abbastanza cupo. Stavo anche giocando con ritmi diversi: sono 140 battiti al minuto, la frequenza più veloce che abbia mai utilizzato. Ma c’è quel tempo dimezzato, quindi all’inizio non sembra così veloce”. “Time” “È il mio pezzo preferito dell’album. Ci eravamo trasferiti a Tottenham e avevo preso uno studio in zona. Era bellissimo poter uscire di casa e avere uno spazio personale per lavorare alla musica. È lì che l’ho scritto, e mi sentivo davvero felice in quel periodo, perciò il brano ha un mood più leggero. L’ho composto a 105 bpm, un tempo davvero lento per i miei standard”. “Power” “Questa traccia combina influenze old-school e sonorità nuove. Contiene un break di batteria stupendo e un sample di ‘I’m the One’, brano di una band funk britannica degli anni ’80 chiamata Direct Drive. È una canzone da pista e unisce molti suoni che amo”. “Running” “Anche se non sembra, per ‘Running’ mi sono fatta influenzare dai Pink Floyd. Li ascoltavo molto e quella sensibilità psichedelica si è diffusa nel mio cervello ed è emersa in qualche traccia. È un pezzo davvero semplice, il motivo principale è il riff di chitarra e c’è anche un campionamento vocale”. “Sister” “‘Sister’ era sull’EP Flowers e parla di quando nella mia vita, parecchio più tardi, ho scoperto di avere una sorella di cui non ero a conoscenza. Ho voluto includerla nell’album perché mi dà delle sensazioni positive e negli ultimi anni molta gente mi ha contattata per dirmi quanto sia stata d’aiuto. Sono molto legata a questa canzone, e sono felice che anche altre persone lo siano”. “Nala (Outro)” “Questa prende ispirazione dal mio cane, Nala. È l’amica che mi porto in studio, la guardo e mi ispira nella scrittura. È piccola e molto amorevole, volevo semplicemente dedicarle qualcosa”.

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