Nel catalogo di The Knife si alternano rumorismi e pagine illuminate di candore melodico, mentre linee vocali operistiche e angoscianti si elevano su dolorose contorsioni di beat e sintetizzatori. Da inquietanti bordoni e nebbie digitali nascono lunghe composizioni audacemente ricamate sul filo del silenzio assoluto, rotto senza pietà da ritmi nervosi e tribali che strizzano l'occhio alla dance.