Nel panorama hip-hop britannico del nuovo millennio, Professor Green spicca per la capacità di modellare un suono profondamente ibrido bilanciando sapientemente gli stili e le influenze. Spesso affiancato da una sfaccettata squadra di stelle, l’MC seduce con la melodia, sperimenta flessuose suggestioni soul e flirta con le ambientazioni acide tipiche della scena grime. Sorvolate da un flow versatile capace di cambiare improvvisamente marcia, le strumentali assecondano il gusto eclettico dell’artista londinese accogliendo spumeggianti campionamenti funk o aprendo turbolenti scorci elettronici.