Nel diario di bordo dei Pink Floyd introspezione e immaginazione sfociano in percorsi non convenzionali di violini, fiati e organo Le parole si fanno agguerrite e scorrono libere fra i capitoli elettrici di una colonna sonora, mentre altrove struggenti chitarre invitano ad abbandonarsi alla melodia per poi tornare serene nei duetti con il pianoforte.