Con le loro danze moderne, i Pere Ubu hanno scritto una delle pagine più originali dell'intera stagione new wave. C'è tutta l'alienazione dell'uomo contemporaneo nella voce drammatica e trascinata di David Thomas, prontamente immessa in uno stile d'avanguardia che mescola i deliri letterari del teatro dell'assurdo con una sana dose di energia garage. Spinta da un motore chitarristico vivace e ripetitivo che guarda con insistenza al kraut, la band di Cleveland plasma eccentrici siparietti movimentati e oscure processioni minimali, rifornendosi regolarmente alle pompe del punk.