Muse antiche comunicano con Loreena McKennitt, testimone di un misticismo senza tempo né confini. Strumenti della tradizione celtica eseguono melodie arabe nell'opera folk e new age della cantautrice canadese, emersa tra anni '80 e '90. La sua stessa voce, tra penetranti acuti da soprano, fioriture orientali e soffuse note di testa, realizza quell'eterno migrare narrato in tante liriche. I suoi viaggi sulla scia di un amore perduto o al seguito di un pellegrino visionario sono esperienze presenti ma ancestrali, un'espressione insieme popolare e aulica evocata da ghironde, oud e tabla.