Versatilità e tocco delicato hanno accompagnato Kenny Barron lungo tutta la sua carriera, fin dagli esordi con Dizzy Gillespie. Nelle incisioni soliste più spirituali, negli assoli più fulminanti e nei groove più coinvolgenti, il suo pianoforte privilegia dinamiche sottili e un tono colloquiale: una qualità che esalta tanto vecchi standard quanto un concerto di Johann Sebastian Bach.