Con un repertorio tra i più vasti che spazia con la stessa proprietà di interpretazione dal barocco al contemporaneo, il francese Jean-Guihen Queyras è fra i virtuosi del violoncello più apprezzati. Tra le vigorose suite di Bach, registrate integralmente, e le malinconiche pagine di modernisti come Ligeti, affrontate anche in una decennale collaborazione con Pierre Boulez, Queyras mostra un medesimo approccio retorico più che lirico: nelle frasi ben legate o negli strappi dolenti il suo violoncello sembra parlare, come in un melodioso flusso di coscienza che dà voce a compositori di ogni era.