Il gusto barocco e psichedelico di Joanna Newsom ha incantato una generazione di cantautori. Lo si sente in ogni arpeggio trasognato, dal tocco antico di Julia Holter a quello futuristico dei Bon Iver. Il contributo della californiana, arrivato fino alla classica contemporanea, non è però solo timbrico: la sua poesia immaginifica ha popolato di figure inquietanti e oniriche i versi di St. Vincent.