Capeggiati dalla voce sicura e potente di Chris Boltendahl, i Grave Digger si fanno notare nella scena speed e thrash made in Germany di metà anni ‘80 grazie a un impatto sonoro micidiale a base di riff fulminanti e pattern ritmici spietati. Successivamente, nuove aperture melodiche e audaci concept album arricchiscono il catalogo del gruppo: una maggiore consapevolezza nei suoni e nella scrittura diventa non solo la spina dorsale di epiche narrazioni ispirate a fatti storici o a miti, ma anche la formula indispensabile per trasformare spunti letterari in classici della musica che picchia duro.