Con un eloquente pseudonimo e un onomatopeico EP di debutto datato 2014, Doja Cat proietta nel mainstream il proprio immaginario felino. Gli ammiccanti pattern di splendenti scie elettroniche invadono l’etere con agili scatti tra canto e rap, sgusciando nelle maglie di ritornelli ad alta temperatura R&B. In un susseguirsi di citazioni di standard hip-hop e featuring del calibro di Gucci Mane e Tyga, la timbrica della californiana passa dai toni caldi ai registri infantili: determinazione aggressiva dai contorni morbidi e sensualità pungente scorrono senza filtri fra sfacciataggine e sarcasmo.