Il cuore di Danny Byrd ha iniziato a seguire i battiti serrati della drum machine nella seconda metà degli anni '90. Attento a cogliere gli impulsi della UK garage e della techno, il producer britannico ha spinto l'acceleratore sui bpm e si è inoltrato in una fitta giungla di breakbeat, vibranti frequenze di bassi e generosi interventi di sintetizzatori, in cui ha immerso anche l'armonia in loop di Liquid. In mezzo a schegge di campionamenti vocali che affiorano tra frammenti di melodia, trasformazioni al vocoder e barre affilate, il canto di Tanya Lacey incide dorate note di soul.