Il doppio pedale sembra moltiplicarsi all'infinito per sostenere la satanica furia dei Behemoth, in un'apocalisse di devastanti distorsioni saltuariamente raggiunte da sinistri arrangiamenti orchestrali. La band tiene alto il vessillo di una ribellione data in pasto all'infernale scarica di metallo e mirabilmente divisa tra riff, fraseggi e un growling cavernoso e potente.