Lontano dalle sfarzose dinamiche orchestrali delle sinfonie che lo hanno consegnato alla storia, la produzione cameristica di Beethoven certifica il genio di un compositore dall’estro trasversale. Violini, violoncelli e clarinetti si avvicendano al centro della scena e accompagnano le acrobazie del pianoforte, plasmando un’antologia che spazia tra sonate di pregio e danze dall’incedere vorticoso.