Il metal post-hardcore degli Architects è una lega di componenti math, death e prog, sostenuta da una sanguigna sezione ritmica. Il gruppo debutta nel 2006 con Nightmares, album che sfodera grind e industrial intessuti di ricchi momenti melodici che non ne smorzano la tensione: velocissimi assoli si fanno strada tra le urla e la martellante batteria, con tecnica precisissima e un effetto vicino al sinfonico. I momenti di canto sono un'oasi in una tempesta metalcore: il pathos schizza alle stelle, nell'attesa dell'incombente scarica.