All'alba degli anni '90 la poesia di Adriana Calcanhotto impatta l'universo della musica popolare brasiliana, unendo tradizioni ed eredità tropicalista sotto un velo di malinconia. Nella sua ricerca globale della bellezza, Adrix stila inventari di meraviglie tra morbidi arpeggi, archi e tocchi di synth, giocando fieramente con voce e filosofia su nobili palchi portoghesi. Ed è proprio al cospetto del pubblico che teorie moderniste e tributi letterari incrociano controcanti e delicati battiti di drum machine, per chiudere gli occhi e respirare a pieni polmoni l'aria di Porto Alegre.