Zoltán Kodály

Informazioni su Zoltán Kodály

Lo stretto contatto giovanile con la musica popolare della nativa Ungheria e i decenni di instancabile ricerca musicale nelle comunità rurali della sua terra hanno lasciato un segno indelebile sull’opera di Zoltán Kodály. I lavori più maturi, come quelli creati con l’amico Béla Bartók, attingono ampiamente ai ritmi e alle melodie della tradizione, oltre che alle trovate armoniche del Modernismo. Altre fonti di ispirazione sono i canti gregoriani e il contrappunto tipico della polifonia sacra del tardo Cinquecento, particolarmente evidenti in capolavori corali quali Psalmus Hungaricus (1923), Budavári Te Deum (1936) e Missa Brevis (1942-44). Nato nel 1882, cresce nelle campagne ungheresi e sviluppa un amore per il folclore, che coltiva con numerosi viaggi estivi volti a raccoglierne l’essenza. Compositore e musicista di formazione principalmente autodidatta, si iscrive all’Accademia Franz Liszt di Budapest e conclude gli studi nel 1906 con una tesi sui canti folk della propria patria. Questa passione per la cultura popolare permea episodi come la suite orchestrale dell’opera Háry János (1926), le Danze di Galánta (1933) e le Variazioni Peacock (1939) ed è un elemento fondante della vasta produzione di pezzi per coro senza accompagnamento. In parallelo all’attività di autore ed etnografo, si è distinto anche come docente e pedagogo, ideando il metodo Kodály per l’insegnamento della musica nelle scuole primarie e secondarie.

LUOGO DI NASCITA
Kecskemét, Hungary
DATA DI NASCITA
1882
GENERE
Musica classica

Seleziona un paese o una regione

Africa, Medio Oriente e India

Asia Pacifico

Europa

America Latina e Caraibi

Stati Uniti e Canada