Dal debutto di fine anni Zero, Tyga si è costruito la reputazione di eclettico artista del featuring da classifica, con un curriculum di spumeggianti collaborazioni infarcito dei nomi di punta di pop, rap e R&B. • I primi lavori indipendenti lo portano all’attenzione di Pete Wentz dei Fall Out Boy e di Lil Wayne, che partecipa al remix di ‘Coconut Juice’ (2008) e ne fa il pupillo di casa Young Money. • Cultore della forma del mixtape, l’MC inizia nel 2009 un intermittente sodalizio dai clamorosi esiti futuri con Chris Brown e perfeziona progressivamente un flow flemmatico, declinato su temi disimpegnati e ambizioni di lussuosa serenità, che si combina con basi sostenute da bassi poderosi. • Nel 2011, ‘Rack City’ sfonda la barriera della top 10, presenta al mondo il devastante groove del producer Mustard e contribuisce al successo dell’omonimo film per adulti, prodotto e co-diretto da Tyga medesimo. • Da lui stesso considerato una sorta di album della maturità, The Gold Album: 18th Dynasty (2015) vanta la supervisione di Kanye West, mentre Kyoto (2018) incarna il tentativo di approcciare l’R&B contemporaneo, spostandosi dalle barre al cantato. • Offset, Iggy Azalea e Doja Cat sono solo alcune delle stelle che lo accompagnano in una proficua e premiata sequenza di singoli pubblicati tra il 2018 e il 2022.