I Black Keys hanno contribuito a mantenere alto il vessillo del rock’n’roll nel nuovo millennio, mettendo a punto un’inebriante miscela a base di viscerali palpiti blues, acide visioni alternative e ammalianti venature psichedeliche. • Formato nel 2001 da Dan Auerbach (chitarra e voce) e Patrick Carney (batteria), il duo si presenta sulle scene l’anno successivo con le vibranti frequenze elettriche di The Big Come Up. • Da Thickfreakness (2003) a Magic Potion (2006), gli album a seguire consolidano uno stile scarno ma straordinariamente efficace, capace di inglobare impetuose suggestioni garage e brucianti fiammate di passione che deformano l’eredità del soul. • Inaugurata in occasione di Attack & Release (2008), l’alleanza con il produttore Danger Mouse genera un quadro più complesso e sfaccettato, in cui i caratteristici riff asciutti e taglienti sono affiancati da sonorità maggiormente levigate. • La scalata alla fama internazionale procede con Brothers (2010) ed El Camino (2011), lavori che incassano un consenso entusiasta da parte del grande pubblico e regalano agli annali gioielli della portata di ‘Howlin’ for You’ e ‘Lonely Boy’. • Le irresistibili allucinazioni di Turn Blue (2014) debuttano in vetta alle classifiche, a testimonianza dell’appeal di un gruppo fedele alle proprie radici ma in costante evoluzione, in grado di lasciare il segno anche negli anni ’20 con lavori come Dropout Boogie (2022).