Album essenziali
- Sotto la copertina bianco su bianco di <i>The White Album</i> c’è un disco di 30 brani dallo straordinario eclettismo, che esprime come sempre la potenza del gruppo ma anche il talento individuale dei quattro. La sperimentale carica rock di Paul si spinge fino alla proto-punk ‘Helter skelter’, la malinconia e il sarcasmo di John si spalmano su brani come ‘Happiness is a warm gun’ e ‘Revolution 1’, Ringo si concede una ninna nanna con ‘Good night’, mentre George confeziona il capolavoro ‘While my guitar gently weeps’ con l’ospite Eric Clapton.
- I brani di <i>Magical Mystery Tour</i> portano avanti la sperimentazione che aveva caratterizzato <i>Sgt. Pepper</i>. Con la surreale e fantastica “I Am the Walrus” e l'inno soave “All You Need Is Love”, <i>Magical Mystery Tour</i> mostra la band al suo apice psichedelico. Uscito come doppio EP abbinato al film per la TV dallo stesso titolo, <i>Magical Mystery Tour</i> è diventato in seguito un album con l'aggiunta di brani come “Strawberry Fields Forever” e “Penny Lane”.
- 1966
- <i>Rubber Soul</i> segna una nuova fase nella maturazione del gruppo, con il sitar indiano che approda in ‘Norwegian wood’ e l’effetto clavicembalo ad impreziosire l’incantevole ‘In my life’. L’album fotografa plasticamente il momento nel quale lo studio prende il sopravvento sulle esibizioni live. I suoni si fanno più acidi, i testi più criptici e intimisti e il quartetto di Liverpool è pronto ad entrare nella leggenda con un lavoro a metà tra la forma canzone del passato e le sperimentazioni psichedeliche delle produzioni future.
- La seconda incursione del gruppo nel mondo dei lungometraggi ci regala un album, il quinto di una serie di capolavori, eccezionale. Il tipico sound della prima fase beatlesiana, imitato ed esportato in tutto il globo, raggiunge la perfezione prima di cedere il passo alle sperimentazioni in studio del successivo <i>Rubber Soul</i>. <i>Help</i> apre un’ulteriore fase nella maturazione artistica dei quattro, regalandoci capolavori assoluti come ‘Yesterday’, ‘You’ve Got to Hide Your Love Away’ e ‘Ticket to Ride’.
- Oltre alle tracce che compongono la colonna sonora del film omonimo, diretto da Richard Lester, con protagonisti gli stessi Fab Four, <i>A Hard Day’s Night</i> contiene altre canzoni originali per la prima volta interamente scritte dalla coppia d’oro Lennon McCartney. La 12 corde di George apre la frizzante title track e introduce un disco che contiene successi intramontabili, come l’incantevole ‘And I love her’ e ‘Can’t buy me love’, e che consacrerà definitivamente The Beatles come mito collettivo.