Sleater-Kinney

8 MAR 2024

Frayed Rope Sessions - Single

3 brani

- Hunt You Down
- Little Rope · 2024
- Dig Me Out (2014 Remastered Version)
- Dig Me Out · 1997
- Small Finds
- Little Rope · 2024
- I Wanna Be Your Joey Ramone
- Call the Doctor (Remastered) · 1996
- Let's Call It Love
- The Woods (Bonus Track Version) · 2005
- Entertain
- The Woods (Bonus Track Version) · 2005
- Modern Girl
- The Woods (Bonus Track Version) · 2005
- Hell
- Little Rope · 2023
- Needlessly Wild
- Little Rope · 2024
- What's Mine Is Yours
- The Woods (Bonus Track Version) · 2005

The Woods (Bonus Track Version)

A un decennio di distanza dal debutto, la musica delle Sleater-Kinney è più che mai intrisa di una carica ribelle travolgente. Sempre gonfio di tensione, il canto vertiginoso di Corin Tucker si scontra con le roboanti distorsioni di ‘Rollercoaster’ e si veste di abiti psichedelici sulle note di ‘Wilderness’. Sono tappe di un cammino esistenziale nei meandri della psiche che corre su ritmiche sregolate e riff dissonanti, fino a culminare nell’interminabile maratona noise di ‘Let’s Call It Love’.
The Hot Rock (2014 Remastered)

Le Sleater-Kinney si presentano alla prova del quarto album mitigando l’impatto punk dei lavori precedenti in favore di un gusto indie più stratificato, tra complessi interplay e bruschi cambi di tempo. Se i lamenti distorti di ‘The Size of Our Love’ tendono all’introspezione, i riff reiterati di ‘God Is a Number’ danno un suono alla nevrosi dell’uomo moderno. Lo spirito sovversivo resta intatto e innesca la fiera opposizione all’establishment musicale che trapela dalle note dalla title track.
Dig Me Out (2014 Remastered Version)

Il terzo album delle Sleater-Kinney è un passo avanti nello stile della band, che si arricchisce della batteria essenziale di Janet Weiss e registra la nuova consapevolezza di Corin Tucker nel suo ruolo di vocalist. Pubblicato originariamente nel 1997 per Kill Rock Stars e riedito nel 2014 per Sub Pop, il disco include brani imprescindibili quali ‘Turn It On’ e ‘Heart Factory’, capaci di dimostrare come le ragazze di Olympia abbiano saputo mantenere salda l’urgenza degli esordi pur lasciandosi alle spalle la tradizionale bassa fedeltà del grunge.