Oriundo argentino nella compagine dell’Italia hip-hop, Shablo vanta un curriculum invidiabile, infarcito di collaborazioni con praticamente chiunque abbia afferrato un microfono per lanciare una rima nel nuovo millennio. Arrivato in Italia da Buenos Aires, dove nasce nel 1980 col nome di Pablo Miguel Lombroni Capalbo, il DJ affila la sciabola produttiva nell’ambiente del rap bolognese, al servizio di Inoki e della Porzione Massiccia Crew, per poi spostarsi a Milano. È questo il campo base in cui contribuisce a gonfiare la portata del fenomeno Club Dogo e nel 2008 pubblica The Second Feeling, passionale album di debutto dal respiro internazionale che porta bassi, metriche e gusto melodico ai confini col pop. Nel 2012, la fondazione di Roccia Music insieme a Marracash ne certifica ulteriormente il peso in un panorama che già lo aveva celebrato accorrendo in massa tra i beat del monumentale Thori & Rocce, lavoro di squadra partorito nel 2011 accanto a Don Joe. Capace di condensare gli appunti di viaggio in sonorità dal sapore globale che confluiscono in lavori solisti ammantati di soul e R&B, il beatmaker è stato tra i primi addetti ai lavori a credere nella trap. A partire dal 2016, ha saputo variare sul tema giocando di fino con accenti di charleston, chitarre acustiche e sintetizzatori e partecipando da mentore e compare all’ascesa di giganti della new wave quali Sfera Ebbasta e Charlie Charles, suoi soci nella dilagante avventura di BillionHeadz Music Group.