Samuel Barber

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  • Barber: Adagio for Strings - Copland: Appalachian Spring, Rodeo & Billy the Kid

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Informazioni su Samuel Barber

Per garantire a Samuel Barber un posto nell’olimpo della classica sarebbe bastato il solo ‘Adagio per archi’ (1936), partitura che ha lasciato un solco indelebile nella storia della musica viaggiando su tonalità elegiache e catartiche, che l’hanno resa il pezzo di riferimento per le celebrazioni funebri d’oltreoceano. Pellicole del calibro di The Elephant Man (1980) e Platoon (1986) si sono avvalse della carica drammatica di una creazione ormai diventata leggenda, ma Barber ha concepito lavori che si spingono ben oltre e testimoniano lo spessore di un talento assoluto. Nato in Pennsylvania nel 1910, ha intrapreso gli studi in Italia e presso il Curtis Institute di Filadelfia, dove è avvenuto il fatidico incontro con Gian Carlo Menotti, poi diventato suo stretto collaboratore artistico e partner. La vigorosa energia e lo stile apertamente lirico, pregno di tonalità post-Romantiche e di un’occasionale durezza, tracciano un fil rouge che spazia dal Concerto per violino (1940) al Concerto per violoncello (1945), passando per il Concerto per pianoforte (1962) e due sinfonie ultimate rispettivamente nel 1936 e nel 1944. Se la seconda opera da lui prodotta, Antony and Cleopatra (1966), incontra un magro riscontro di pubblico, la prima, Vanessa (1958), riscuote un successo ampio e trasversale, anche se entrambe verranno successivamente rivalutate in seguito alla morte, sopraggiunta nel 1981.

LUOGO DI NASCITA
West Chester, PA, United States
DATA DI NASCITA
9 marzo 1910
GENERE
Musica classica

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