Riccardo Muti

Ammirato nel settore musicale per la solidità tecnica e l’orecchio infallibile, Riccardo Muti è una delle più importanti bacchette della propria generazione a livello globale e ha eseguito e inciso un repertorio vastissimo, con una particolare attenzione verso l’opera italiana e la sinfonica del XX secolo. Nato a Napoli nel 1941, si è distinto inizialmente nei teatri lirici nazionali, per poi esaltarsi nelle esperienze con la Philadelphia Orchestra (che ha guidato dal 1980 al 1992), la Berlin Philharmonic, l’Orchestra del Teatro alla Scala di Milano e la New Philharmonia a Londra, della quale ha contribuito a risollevare trionfalmente la reputazione durante il decennio di un incarico terminato nel 1982. Nel corso del cinquantennale sodalizio con la Wiener Staatsoper e la Filarmonica di Vienna, ha occupato il podio per la performance celebrativa del 150esimo anniversario dell’ensemble nel 1992 e per almeno sei prestigiosi concerti di Capodanno a partire dal 1993. La sua discografia include prove sull’opera italiana apprezzatissime per la magistrale finezza e l’urgenza drammatica ed escursioni tra lavori poco conosciuti di compositori come Cherubini e Spontini. Sul fronte orchestrale, spiccano il primo ciclo sinfonico di Beethoven con la Philadelphia Orchestra e le più recenti registrazioni delle letture di Berlioz, Bruckner e Shostakovich a capo della Chicago Symphony Orchestra, di cui è direttore dal 2010.