In un’epoca in cui apparire e affermare la propria identità sembra fondamentale, il DJ americano Marshmello (Philadelphia, 1992) ha fatto voto di anonimato estetico, scegliendo di allinearsi alla politica del casco già percorsa da figure dance mascherate come i Daft Punk e ponendo l’accento esclusivamente su uno stile produttivo ricco di groove, synth e bassi possenti. Dopo il successo dei remix di Jack Ü e Zedd nel 2015, viene lanciato da Skrillex, che promuove ‘Find Me’ sui suoi profili e innesca il processo di decollo sfociato nel debutto Joytime (2016) e nei brani ‘Wolves’ con Selena Gomez (2017) e ‘Alone’ (2016), con cui guadagna un posto nella chart US Billboard Hot 100. Decidendo di rimanere indipendente e di stringere accordi su singole canzoni, l’artista ha mantenuto il controllo sulle alleanze e sulla direzione di una strada che nel 2018 lo vede in affari con i Bastille per ‘Happier’ e nel 2019 collaborare con Fortnite per un concerto virtuale. Star della line-up del Coachella nel 2017, protagonista di una cover su Forbes per il numero dedicato nel 2018 alle più influenti personalità under 30 e candidato ai GRAMMY per Shockwave (2021), l’inafferrabile hitmaker esplora ogni angolo dell’elettronica, dall’eurodance alla trap, con incursioni nei territori latini. Con ‘Other Boys’ (2023), che contiene un omaggio ai Flight Facilities e su cui svetta la voce di Dove Cameron, si spinge in zona synth pop, rafforzando un profilo da impenitente sperimentatore.