L’hip-hop non è ancora esploso come fenomeno di massa in Italia, quando, a metà anni ’90, J-Ax (Alessandro Aleotti, nato a Milano nel 1972) lancia l’assalto alle chart con DJ Jad, inaugurando la marcia trionfale di Articolo 31 e Spaghetti Funk su una scena filtrata da Albertino su Radio Deejay. La separazione del duo nel 2006 dà il via a una carriera solista che mostra subito l’interesse per le sonorità pop e punk rock, già suggerito dalle scelte di Domani smetto (2002) ma qui assurto a impronta stilistica predominante. Il timbro ruvido declinato in un flow sciolto e aggressivo trova sfogo nella deflagrazione crossover di Rap n’ Roll, che nel 2009 amplia le influenze, tra chitarre e assoli di batteria accostati a sonorità R&B ed elettroniche. Pino Daniele, Jovanotti e Neffa sono tra i monumenti incrociati dall’MC su una strada che prende una nuova svolta grazie all’incontro con Fedez, socio nell’etichetta Newtopia e compagno di rime e ritornelli in Comunisti col Rolex (2017): uno stuolo di ospiti di disparata provenienza partecipa a una sarcastica autodenuncia affrontata a tutto campo, rispolverando lo ska e attingendo ai ritmi estivi dei Caraibi. Nel 2020, ReAle è la summa di un percorso intriso di ironia, denuncia e spessore, dove il ritrovato gusto per le dinamiche old school non esclude il piacere di avventurarsi ancora una volta oltre i confini prestabiliti.