Halsey mescola in maniera personale pop, elettronica e rock alternativo, riuscendo a portare questioni private e temi sociali dall’underground alle attenzioni del mainstream. • Comincia a suonare molteplici strumenti, come violino, viola e chitarra, e apprezza generi diversi, coltivando sin dall’infanzia un approccio spregiudicato nei confronti di stili ed etichette. • Dopo la diffusione di alcuni suoi video sui social, attrae le attenzioni della Astralwerks, con cui pubblica il singolo di debutto ‘Ghost’, incluso anche nella scaletta dell’EP Room 93. • Nell’album di esordio BADLANDS (2015), realizzato con il contributo di una solida squadra di produttori capitanata dal norvegese Lido, convivono la sferzante satira di ‘New Americana’ e le azzeccate metafore femministe di ‘Castle’. • È ospite dei Chainsmokers in ‘Closer’, pezzo candidato ai Grammy, e rilegge in chiave bisessuale la storia di Romeo e Giulietta nel concept hopeless fountain kingdom (2017). • Dedica il biennio seguente a nuove collaborazioni musicali e cinematografiche e alla preparazione di Manic (2020): il lavoro, apertamente autobiografico, è anticipato da ‘Without Me’, tuttora uno dei più grandi successi dell’artista statunitense. • Misoginia, patriarcato e maternità sono i concetti perno del variegato If I Can’t Have Love, I Want Power (2021), caratterizzato dalle cupe sonorità industriali modellate insieme a Trent Reznor e Atticus Ross.