Ambasciatore della canzone partenopea in Italia e nel mondo, Gigi D’Alessio (Napoli, 1967) ha dimostrato un legame indissolubile con la tradizione melodica della sua terra, pur non rinunciando a un gusto ibrido e moderno. Avvicinatosi alla musica grazie a una fisarmonica regalatagli dal padre, si diploma in pianoforte presso il Conservatorio di San Pietro a Majella, arrivando ben presto a collaborare con un’icona popolare del calibro di Mario Merola. L’esordio discografico giunge nel 1992 con Lasciatemi cantare, preludio di un percorso che lo porta a raccogliere consensi sempre crescenti e a esibirsi per la prima volta davanti alla platea dello stadio San Paolo, in seguito al successo riscosso da Fuori dalla mischia (1996). L’inizio del millennio segna il momento della svolta: il debutto a Sanremo con ‘Non Dirgli Mai’ calamita l’attenzione del pubblico nazionale sull’accorta miscela di influenze latine, melodramma e pop di Quando La Mia Vita Cambierà, rendendo il lavoro protagonista di un exploit da classifica poi replicato da Il Cammino Dell’Età (2001) e Quanti Amori (2004). I tour mondiali e il concerto-evento del 2005 in Piazza del Plebiscito attestano l’appeal di un artista in grado di rinnovarsi senza intaccare la propria identità, di restare sulla cresta dell’onda anche negli anni ’10 con album come Ora (2013) e di aprire le porte all’hip-hop con Buongiorno (2020), in cui duetta con i nomi di punta della scena napoletana.