Uomo dei record per produzioni, risultati e maratone in studio, Future modella la trap a forma di psichedelia moderna ed eleva l’auto-tune a strumento catalizzatore per inediti spettri di frequenze vocali. - Guadagnatosi il titolo di “The Future of rap” nel collettivo Dungeon Family, l’artista si dimostra immediatamente uno stakanovista della rima e del beat, riuscendo in pochi anni a cambiare i connotati del canone street, che nelle sue mani assume i contorni dell’avanguardia. - Nel 2011, si fa notare in classifica tra le barre di ‘Racks’ a fianco di YC, ottenendo un contratto sotto major che porta al singolo di debutto ‘Tony Montana’. - Urgenza creativa è un concetto forse riduttivo per il rapper georgiano, che sforna senza tregua una valanga di mixtape, uscite e collaborazioni sulla strada verso la miscela crossover di surrealismo e suoni crudi dell’album d’esordio Pluto (2012) e la cullante introspezione dell’ambizioso Honest (2014). - Tra 2015 e 2017, una pioggia di platino cade su DS2, EVOL e Future, che cementano il peso di una figura in grado di trascinare chi ascolta in universi distopici governati dai bassi e da una sensuale e ipnotica tendenza alla reiterazione. - Drake, Gucci Mane e Travis Scott sono solo alcuni dei nomi intervenuti alla corte di un autoproclamato erede della carica rivoluzionaria di Jimi Hendrix, che inaugura il nuovo decennio insieme a Lil Uzi Vert con il parto condiviso Pluto x Baby Pluto (2020).